Nel corso della Business School di Maggio, il Dott.Alessandro Carrafiello, Direttore Medico di due studi dentistici reggiani e cofondatore di Open Source Medical Management, ha tenuto una presentazione illuminante sul tema più scottante del momento: fare utili in tempi difficili. Tanti gli spunti offerti alla platea di imprenditori presenti, concetti semplici ma spiazzanti, da mettere in pratica subito.
Il primo, geniale, concetto descritto dal Dott.Carrafiello è questo: gli strumenti per superare la crisi sono mentali. Esclusivamente mentali. Gli strumenti tecnici contano davvero poco. Il proprio pensiero è ciò che può portare l’imprenditore e l’impresa in utile. “Se sei in utile è perché la tua testa è pronta” sostiene Alessandro. Poi una domanda indispensabile rivolta agli imprenditori: “Il tuo pensiero ha un posto nel tuo bilancio?”. Alla base della teoria di Alessandro c’è l’idea che il pensiero abbia un grande valore e, come tale, debba trovare spazio anche nel bilancio aziendale. Necessita di formazione e addestramento continuo, di estrema flessibilità, ed è certamente una voce impegnativa. Il pensiero dell’imprenditore fa la differenza sul mercato, sempre che sia un asset, un punto di forza, e non un freno, un ostacolo. “E’ la tua modalità di pensiero che rende magico il tuo agire”.
Secondo concetto chiave dell’impesa in utile: “Essere bravo, oggi, in ciò che si fa conta poco; molto più importante è far sapere di esserlo”. Senza un marketing efficace, diffuso, distintivo, avere un prodotto di grande livello può fare poco e, in ogni caso, non è sufficiente per portare l’azienda in utile. La comunicazione, oggi più che mai, è decisiva, più di quanto non lo sia mai stato.
La terza idea condivisa in classe affronta un tema chiave in qualunque azienda: la vendita. “La vendita – esordisce il Dott.Carrafiello – è una funzione globale e deve coinvolgere tutti in azienda, non un solo ufficio. L’intero staff deve saper vendere il prodotto. Confinare questa funzione a un addetto alle vendite è anti-utile, anzi inutile.
L’intervento si è concluso con l’anamnesi di uno degli errori che più di frequente si incontrano nelle pmi italiane: la delega gestita scorrettamente. “Nel mio campo – esemplifica Alessandro – due mani possono fare grandi cose, ma non grandi utili”. Il percorso errato che di frequente segue un imprenditore/manager è iniziare a lavorare, avere successo, cominciare ad adagiarsi e a trascurare proprio le attività basiche che lo hanno aiutato a crescere, guarda caso, le più noiose; in seguito, delegare tali attività ad un collaboratore, magari assunto proprio per quello, ma inesperto, riversare su di lui grandi aspettative, per poi accorgersi che il suo insuccesso era inevitabile. Non si può, e non si deve, infatti, delegare un’area in crisi, che l’imprenditore ha già abbandonato, almeno nella sua testa, nel suo interesse. Si può delegare un’area che funziona a pieno ritmo, che ha successo e guadagna. Il collaboratore, in questo modo, avrà la possibilità di diventare persino più bravo dello stesso imprenditore/manager che lo ha delegato “cosa di cui noi imprenditori non dobbiamo avere timore”. Questo è il massimo risultato, per tutti.
Riassumendo:
1. Il tuo pensiero da imprenditore è l’unico strumento che può portare (e far restare) la tua azienda in utile. Quindi, formati costantemente e mantieni la mente allenata e flessibile.
2. Essere bravo nel tuo mestiere non è più sufficiente. Ora conta di più che il mercato sappia che lo sei. Quindi, investi nel marketing.
3. Due mani possono fare grandi cose ma non grandi utili. Quindi, impara a delegare, ma solo le funzioni che vanno a gonfie vele.
4. Non confinare la vendita a un addetto o un ufficio. Quindi, rendi tutti, in azienda, capaci di proporre e promuovere il tuo prodotto.
Vuoi approfondire i concetti affrontati? Scrivi subito a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Scarica qui parte della PresentazioneWeb_Utili in tempo di crisi del Dott.Carrafiello.
OSM Dental è una costola di Open Source Management e pertanto si fonda sugli stessi principi di quest’ultima; identificando le azioni vincenti degli studi odontoiatrici italiani che oggi crescono, distribuisce questa conoscenza in modo efficace e pratico.